I cani da fiuto sarebbero più accurati dei test PCR

I ricercatori che hanno condotto lo studio hanno testato la capacità dei cani da fiuto di rilevare le persone portatrici di Covid-19 in condizioni reali.

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Una sensibilità del 97%

I ricercatori che hanno condotto lo studio hanno testato la capacità dei cani da fiuto di rilevare le persone portatrici di Covid-19 in condizioni reali. Per fare questo, hanno addestrato quattro cani precedentemente utilizzati nella ricerca di droghe, merci pericolose o persino cancro per rilevare il virus Sars-Cov-2. I cani sono stati poi testati all'ingresso dell'aeroporto internazionale di Helsinki-Vantaa tra settembre 2020 e aprile 2021. I canini hanno dovuto usare il loro profumo su 303 passeggeri, con risultati più che positivi. Hanno, infatti, identificato correttamente 296 test negativi su 300 e identificato come negativi 3 casi positivi, una percentuale di successo del 99%.

Per affinare i risultati del loro studio e correggere un possibile bias statistico che potrebbe essere stato dovuto alla bassa prevalenza del virus tra i passeggeri che si recano in aeroporto, i ricercatori hanno aggiunto altre 155 persone che in precedenza erano risultate positive al test Covid-19 mediante test PCR rinofaringei. I cani hanno comunque rilevato il 99% dei casi positivi, il che ha permesso agli scienziati di affermare che se queste persone o campioni aggiuntivi avessero fatto parte dello studio in condizioni reali, la sensibilità del rilevamento di Covid-19 da parte dei cani sarebbe stata del 97 %, mentre la specificità sarebbe stata del 99%. Questa performance è molto superiore a quella dei test PCR rinofaringei, che in media è solo del 92%, secondo l'Alta Autorità per la Salute (HAS).

Cani, futuri alleati contro le epidemie?

I cani erano già usati per rilevare alcune malattie come il cancro.Sono stati persino utilizzati a Marsiglia per rilevare il Covid nel maggio 2021, con un tasso di efficienza stimato al 92%. Ma ora scienziati e conduttori di cani vedono i risultati di questi studi come una nuova opportunità. I cani potrebbero, infatti, essere utilizzati in futuro per rilevare malattie infettive nelle persone che non mostrano sintomi. I cagnolini addestrati hanno un innegabile vantaggio rispetto ad altre tecniche di screening. “Il vantaggio del cane è la velocità di esecuzione, vale a dire che riuscirà a risalire una fila di 40 persone in tre minuti”, ha spiegato a Europa 1 Eric, marinaio-pompiere marsigliese che ha partecipato all'addestramento di cani per la rilevazione del Covid nel 2021.

I cani sono quindi più efficaci dei test PCR nello screening per il Covid nei luoghi pubblici, sia in termini di affidabilità che di sensibilità e velocità di esecuzione. Queste risorse potrebbero in futuro essere sfruttate nel rilevamento di possibili futuri virus o batteri che potrebbero causare le pandemie di domani.

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