I cani rilevano la malaria con i calzini - Toutoupourlechien

I cani appositamente addestrati sono ora in grado di rilevare le persone infette dalla malaria annusando i loro calzini. Spiegazioni

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Cani che salvano vite

I cani stanno per diventare dei veri ausiliari medici? In ogni caso, diversi studi ci fanno credere, come quello realizzato dal progetto Kdog dal 2009 sul tema della diagnosi precoce del cancro al seno e più recentemente dai test effettuati sulla rilevazione della malaria dall'odore di cani.

Medical Detection Dogs, un ente di beneficenza con sede in Inghilterra, ha effettuato questi test con due cani, Lexi, un misto di Labrador e Golden Retriever e Sally, un Labrador, appositamente addestrato per rilevare "l'odore della malaria" nelle persone infette da il parassita ma che non mostrano ancora i sintomi della malattia.

Recensione dell'esperienza

Il test consisteva nell'indossare calzini di nylon durante la notte a un campione di bambini che vivevano nella regione dell'Alto Fiume in Gambia, un'area endemica per le zanzare portatrici del parassita Plasmodium falciparum responsabile della malaria, per impregnarli del loro odore corporeo .

Tutti questi bambini erano apparentemente sani ma potenzialmente infetti dal parassita. Per determinarlo, campioni del loro sangue sono stati prelevati per essere congelati e poi inviati nel Regno Unito per l'analisi al fine di rilevare la presenza del parassita.

Così, quando ai cani è stato fatto annusare i calzini indossati dai bambini, questi ultimi sono riusciti a identificare correttamente il 70% dei campioni di bambini infetti da malaria e il 90% dei campioni di bambini senza parassita della malaria.

Tasso di successo del 70%: un risultato più che promettente

Questo test, i cui risultati sono stati resi noti il 29 ottobre 2018 in occasione della conferenza annuale dell'American Society of Tropical Medicine a New Orleans (Louisiana), è molto promettente per riuscire finalmente ad arginare la malattia che colpisce 216 milioni di persone all'anno ed era ancora responsabile di 445.000 morti nel 2016.

In effetti, la malaria è unica in quanto le persone infette dal parassita, ma che non sono note come infette perché non mostrano ancora alcun sintomo, costituiscono un serbatoio del parassita per le zanzare che ne sono il vero vettore. Non basta quindi debellare le zanzare (che torneranno sempre) ma anche curare tutte quelle persone che sono portatrici sane.

Rilevando le persone infette con mezzi non invasivi (senza analisi del sangue) e poco costosi come l'annusata del cane, stiamo facendo un grande passo avanti nella prevenzione della diffusione della malaria.I cani addestrati potrebbero così essere utilizzati nei punti di ingresso dei paesi che hanno eradicato la malattia o che stanno per farlo, o durante una campagna per curare un villaggio colpito dal parassita. Le persone asintomatiche portatrici del parassita potranno così ricevere cure e non permetteranno più alle zanzare che le pungono di andare ad infettare altre persone.

Saranno necessari ulteriori studi e ulteriori conferme prima che queste scoperte possano essere applicate su larga scala.

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