Dall'inizio di agosto 2017, 13 cani sono morti dopo aver nuotato nelle acque del bacino della Loira. Le "alghe blu" oi cianobatteri che proliferano lì sono sul molo
Dal 9 agosto 2017, rimpiangiamo la morte di 13 cani dopo essersi bagnati nelle acque dolci della Cher e della Loira. Prima di morire all'improvviso, gli animali avevano vomitato e convulsamente.
Dopo l'analisi dell'acqua, le autorità hanno evidenziato la presenza di molti cianobatteri . Ad occhio nudo, possiamo individuare abbastanza facilmente queste alghe osservando la superficie delle acque su cui formano uno strato blu-verde, che viene anche chiamato "alghe blu-verdi". Questi batteri, che proliferano con calore e bassi livelli di acqua in estate, sono responsabili della produzione di due tossine dannose per il sistema nervoso centrale e il fegato . I cani vittime di questi cianobatteri sono morti per soffocamento dopo l'arresto respiratorio causato dal blocco della trasmissione nervosa da parte delle neurotossine.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, queste tossine sono anche molto pericolose - sebbene raramente fatali - per gli esseri umani nei quali possono causare "irritazione della pelle, crampi allo stomaco, vomito, nausea, diarrea, febbre, angina, mal di testa dolori muscolari e articolari, vescicole intorno alla bocca e danni al fegato ".
In tutto il bacino della Loira, si raccomanda ora di evitare ogni contatto con acqua contaminata e di non permettere ai cani di fare il bagno e di tenerli al guinzaglio vicino ai corsi d'acqua in modo che non posso bere l'acqua Anche le pozzanghere stagnanti che possono essere presenti sulle rive rappresentano un alto rischio di contaminazione. Anche i pesci provenienti da questi fiumi potrebbero essere contaminati e non dovrebbero essere consumati fino alla fine della contaminazione.
Sfortunatamente, il fenomeno non è nuovo: i cianobatteri hanno regolarmente devastato per dieci anni in Francia, nelle acque del Tarn e in tutto il mondo. I cianobatteri dovrebbero persino farne parlare di più negli anni a venire. Sebbene in quantità ragionevoli, questi cianobatteri non siano dannosi, è la loro proliferazione e la loro alta concentrazione nelle acque dei fiumi che allarmano gli specialisti di oggi. Questa proliferazione è dovuta al fenomeno del riscaldamento globale combinato con l'inquinamento delle acque da fosfati e nitrati, i nutrienti utilizzati dai cianobatteri per crescere. Due importanti problemi ambientali che purtroppo non sono in via di risoluzione …