Cani per lo screening del cancro al seno

Il Curie Institute ha riportato questa settimana risultati "incoraggianti" nella loro ricerca sulla diagnosi precoce del cancro al seno … dall'odore dei cani sniffer. Un primo in Francia!

Sappiamo che l'impareggiabile talento dei cani è stato a lungo utilizzato nella scoperta di narcotici, esplosivi o per trovare persone sepolte in valanghe o terremoti. E se l'olfatto dei nostri cani fosse usato anche per lo screening del cancro al seno ? Questa è esattamente la pista che viene attualmente esplorata da un team di 15 ricercatori del Curie Institute sul progetto "Kdog" con l'aiuto di due cani Malinois - Thor e Nykios - e una squadra di cani di Magnac-Laval, nel Limousin.

Il progetto "Kdog" si basa sul lavoro svolto in Inghilterra e negli Stati Uniti in cui i cani sono stati in grado di rilevare le cellule del cancro alla prostata con una percentuale di successo del 98%.

I primi risultati del progetto presentato di recente hanno dimostrato che, su un campione di 31 pazienti, i cani hanno rilevato il 100% dei pazienti . Questi primi risultati dimostrano che le cellule del cancro al seno hanno un odore rilevabile nei cani addestrati.

Questa osservazione apre prospettive promettenti per la diagnosi precoce del cancro al seno, in particolare nei paesi in via di sviluppo in cui i cani potrebbero sostituire vantaggiosamente costosi dispositivi di imaging.

Anche in Francia si intravede la possibilità di usare il talento dei cani come un'alternativa meno dolorosa e meno costosa alla mammografia, che sta ancora spaventando alcune donne. Questo potrebbe essere di grande aiuto per le donne mentalmente carenti che sono molto difficili da eseguire colpi di mammografia pulita. Queste donne, troppo stressate durante l'esame, tendono infatti a muoversi troppo, il che impedisce ai medici di ottenere immagini di buona qualità e uno screening affidabile.

"Kdog" continuerà presto con uno studio clinico più ampio che sarà condotto su 1000 persone. Altri due cani rivelatori si uniranno presto alla squadra per continuare il lavoro. Il progetto ha beneficiato del crowdfunding, che ha già raccolto € 300.000 fino ad oggi. Il team ora avrebbe bisogno di 800.000 € per completare la ricerca.